venerdì 25 ottobre 2013

Poesie di Claudio de Lutio



BARCONI DELLA LIBERTA’

Erano in tanti e poi sono partiti
avean nel cuore tutti una speranza
fuggivan dalla morte e son saliti
a bordo dei barconi dei migranti.

Erano in tanti e avevano paura
nei loro sguardi mesti si leggeva:
non più la guerra, ripudio alla tortura
ma libertà per mare sui natanti!

Erano in tanti e nulla portaan seco
se non quanto imprimeva nel ricordo
come più lunga scia tant’ era l’eco
di quei lamenti tristi ed assordanti.

Erano in tanti e l’uno addòsso all’altro
in spazi angusti e macilenti in volto
un sacco avean con un pò d’acqua dentro
senza più pane ma lungi dai rimpianti.

Erano in tanti e forse avean già scelto
la sorte infausta di un lugubre destino:
meglio rischiar la vita in mare aperto
che uccisi da una guerra mai in declino.

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … la+liberta
http://www.pensieriparole.it/frasi/claudio-de-lutio/


CARO SOLDATO

Caro soldato,
un giorno sei partito per la guerra
e da quel giorno non sei più ritornato.

Dovesti salutare la tua terra
con un addio rivolto a chi restava
che senza te rimase senza terra.

E al fronte andasti ove il nemico stava
incontro all’uomo che t’avrebbe ucciso
pregando Dio, mentr’egli ti sparava:

«Oh Padre mio, è questo che ho deciso
quando ho promesso a Te di perdonare       
finanche in guerra per il Paradiso,

e di non provocar mortal ferita,
neppure per difender la mia vita!»
 
Autore: Claudio de Lutio di castelguidone





IL PERDONO DEI GIUDA

Ogni croce portata dall’uomo
è una croce sulle spalle di Dio
che sottrae ogni volta all’oblio
il peccato di Adamo dal pom (o).

Anche Giuda sarà l’Ecce Homo
per quel ruolo che ebbe sua vita
essa stessa dal trader tradita
per la colpa e per l’Alto Perdon.

Ci saranno altri Giuda per questo
altri uomini donne fratelli
or la croce dei tristi ribelli
è passata dal Cristo ai fedel.

Qual chiamati al perdono dei Giuda
a ciascuno diran: «Non temere,
non siam qui per vederti morire,
senza prima salvarti dal fuò! ».

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone
                                                                               
http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-115079
http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=2142014479


Quegli occhi grandi e quei capelli neri

All’imbrunir di un dì di mezza estate
neppur nel tempo pari ad un istante 
attrassero il cuor suo e i suoi pensieri                       
quegli occhi grandi e quei capelli neri.

Sol’oggi egli può dir per quale cosa
fu invano da quel giorno trovar posa
finchè notar gli parve d’improvviso
gli stessi occhi che gli avean sorriso;

guardavan lieti il volto d’un piccino
quando a giocar venia più da vicino: 
come la madre anch’egli aveva fieri
due occhi grandi ed i capelli neri.

Non era che ad un passo da costoro
e già due lacrime vid’ei cader’a coro:
solea bagnar una goccia ciascun viso
ma il posto dovea dare ad un sorriso.

La mano del bambin la donna prese
la pose in quel del padre e lo sorprese:
lui fu commosso e tenne volentieri
quegli occhi grandi e quei capelli neri.

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone



QUAL REGALO DI NATALE

Ecco a te, oh padre caro,
quale dono di Natale,
quel fra tutti ch’è il più raro!

Parrebb’essere banale,
un regalo come tanti,
atto sol circostanziale.

Viene scelto dai cotanti
c’han capito cos’è un padre
dai suoi gesti più importanti.

Pur è dato ad una madre
a cui spetta pari onore
come Iddio è a comandare.

Or sian ferme ogn’un dell'ore!
Senza esser solo amene
sian parol(a) che v’en dal core!

Dico allor: “Ti Voglio Bene!”
Questo è il dono mio più caro,
quant’a te più si conviene:

un ristoro d’ogni amaro.
Qual regalo di Natale,
quel fra tutti ch’è il più raro…

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone



   
A ENRICO CARUSO…

Non fu che il primo canto fortunato
quel del vagito che s’udì sì forte
al primo piano e rimbombò alle porte
d’ogni palazzo in via San Giovanniello.    

Fu il pianto del fenomeno ch’eri nato
per porre fine a quella triste sorte
che si accanì ben diciassette volte
sferrando mortal colpo al tuo fratello.

Enrico dei Caruso fosti chiamato:
al fabbro Marcellin e sua consorte,
Anna Baldini,  le speranze tolte
deiscenti fur con te, loro granello.                                                   
                                                          
Di umor mutevole e scatto sì immediato
ma sempre dolce e di natur solerte
benchè apparisti puntiglioso a volte
scritto sull’acqua il tuo rancor fu quello.

Ancor bambino e già prodigio innato
le prime basi della canora arte
ti furon date dal mio bisnonno in parte,
Raffaele, maestro di piano e ritornello.        
                                                          
Da allor più forte al canto appassionato
nei cori in chiese e nei teatri inoltre
la voce tua sia giorno che di notte
venne apprezzata  a nome Carusiello.

Allo “Strasburgo” a Napoli scritturato
cantasti anche al “Gambrinus” note alte
ma la tua fama dovea sconfinar oltre
dall’Italia, finanche da Parigi con l’Othello.

Così ti arrise il gran successo attuato
grazie a quel timbro portato sino a corte
e le attenzion di illustri autor rivolte
ma nel tuo cuor restasti Carusiello.                                 

E se il più gran tenor di tutti i tempi
ti decretaron unanimi i consensi
a Napoli lasciasti la tua voce:
rimbomba nel riposo a San Giovanniello.
                    
Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone




RITORNA…OH NAPOLI
                                                                         
Potrò vederti ancor com’eri prima       
potrò tenerti in cor più stretta ancora                   
ma al tuo splendor ritorna come allora
quando ai poeti, oh Napoli, desti la rima!            
                   
Potrò ammirar così tutti i tuoi incanti
potrò ogni meraviglia raccontare
sarà il Vesuvio, sarà il cielo e il mare
non certo sarà quel dei cuori affranti.

Potrò scrutar per bene i vicoletti
potrò scoprire strade e sotterranei
citar antichi artisti e contemporanei
dai saltimbanchi ai più grandi intelletti.

Potrò far aneddotiche cumane
potrò narrar l’istoria della pizza
se occorre illustrerò ciascuna piazza
da quella del Gesù con le campane.

Potrò fermarmi dalla “Bersagliera”
potrò assaggiar spaghetti con il mare
un mandolin sarà ad accompagnare
taralli, tarantelle e una chitarra.                 

Potrò cantar le tue canzon più belle
potrò intonar la dolce “Reginella”,
“Pusilleco 'nsentimento”, “Lazzarella
senza dimenticar nessuna tra quelle.

Oh, mia città,
potrò far tutto questo ed altro ancora,
ma al tuo splendor ritorna come allora!

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone



 
LI’…AL DI LA’ DELLE NUVOLE

Al di là delle nuvole,          

c’è un posto che non è vicino e non è lontano.

E’ sempre lì!

E’ un regalo…è un dono per ciascuno.
            
E’ al di là delle nuvole…

Il biglietto del viaggio di andata per raggiungerlo

e’ tutto quello che bisogna lasciarsi alle spalle.

E’ un riappropriarsi l’anima…è un ritorno al sereno.

E’ proprio lì!

Al di là delle nuvole…

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone         



E’ GIA’ NOTTE CHE STA PER PASSARE


Nel silenzio che incombe più forte        

siete pronte voi stelle a brillare,

per l’annuncio nel ciel che “è già notte”…            



E tu luna non resti a guardare,

ma trattieni gli influssi di marte                             

mentre i sogni continui a cullare:



c’è chi pensa ad un treno e non parte…

c’è chi vuol solamente arrivare…

c’è un barbone che dorme in disparte



e c’è chi lo vorrebbe aiutare…

c’è chi spera di vincere a carte

e chi gode per solo sfidare…    



c’è chi intende lasciar la consorte

e chi invece si vuol maritare…                                         

c’è chi vuole spietata la corte…



chi soltanto una donna da amare…

c’è che ce ne sarebbero oltre…

ma ad oltranza non serve qui andare:



fosse pure desìo della morte,

è già notte che sta per passare…

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone   



http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=2112013114643 


NON HO PIU' PAURA

Paura...

Non sei virtù né mai tu lo sarai,
nemica immemore del nobile coraggio,
che pur assali a tradimento e oltraggio,
senza fermarti mai!
Non sei virtù!

Getti ogni sfida senza distinzione.
Non badi a chi è la vittima del gioco:
sia essa un animale oppure un uomo,
poc'ha importanza...
Getti ogni sfida!

Non sempre trionfi e questo tu lo sai.
Non sei che un mezzo per la tua vittoria:
nelle preoccupazioni altrui trovi la gloria,
finché non v'è reazione...
Non sempre trionfi!

E allora sembra inutile il tuo agire,
laddove si comprende ch’esce indenne
colui che affronta sé prima di dire
che la paura è un male a lui perenne...

Il tuo agire è inutile: non ho più "Paura"!

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=330142&t=Non+ho+pi%F9+Paura


SON “PROFESSORE”…

Son professore...
Mi son laureato
con 110 e lode,
sissignóre!

Son professore
e son maleducato...
Tanto son sempre e solo
un professore!

Insegno, è vero!
Ma non ho rispetto...
Cos' è un allievo,
fatemi il favore!

Quando ce l’ho
seduto di rimpètto
più che l’interrogo
gl’incuto il mio terrore.

Son professore
e me lo fanno fare...
anche se sanno
che in fondo "non lo sono".

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … Professore


CHIEDO...DECISA

Stasera usciamo? Mi chiedevi spesso
che a volte mi sembravi una tortura
però già pronta col cappotto addosso
il “si” lo avevi estorto con bravura.

Andiamo in quel locale che ti piace?
Dicevi in auto mentre io guidavo
non senza approfittare di chi tace
com’ io facevo che non ricordavo.

Com’è Brigitte, la mia più cara amica?
Poi che il mio sguardo a lei t’infastidiva
a domandar col finto riso a mimica
mi costringevi a ciò che dir tradiva.

Ti piace il mio rossetto? E i miei stivali?
Con occhi dolci e mano nella mano
la tua attrazione non avea eguali
quando il sottrarsi a lei parea invano.

Mi ami, è vero? Oppure non mi ami?
Pur che sapevi che non sempre piace
chi amor decanta a chi l’amor richiami
se a volte appaga più chi guarda e tace.

Torniamo a casa che s’è fatto tardi?
Non era che l’inizio del più bello
perchè lettori cari i vostri azzardi
tali non son e “a letto” è proprio quello.

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … edo+decisa


LE CITTA' DELL'EST

Non son là
che nei freddi mattini
tra i silenzi smorzati dal vento
quando sembran al chiarore di brine
ormai nuove alla notte solenne.

Non son là
che nei geli e nevischi
tra le luci sommerse dal manto
dei più fitti misteri e dei rischi
per assumerne il prezzo e mai il vanto.

Non son là
che nei volti sicuri
tra i dolori sofferti del parto
nelle immense fatiche e sudori
di chi serve dal basso il più Alto (Dio).

Non son là
che nei corpi senili
tra gli acciacchi causati dal tempo
o nel pianto di tutti i bambini
che al sorriso si alterna in un lampo.

Non son là
che nei loculi oscuri
tra le effigie sacrali del tempio
sugli altari di eroi e caduti
non restie a mostrarne l’esempio.

Non son là
ma son là con la mente
quando uomini donne e bambini
lascian loro per luoghi e destini
per chissà, per chissà, per chissà!

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … a+dell+est
http://www.poesianuova.com/poesia.php?p … a+dell+est
http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=178201352831


LA PACE E LA GUERRA

In terre lontane
lontani ricordi
riecheggiano ancora
le voci ai racconti
che uomini in gloria
di fama e valore
avean per la pace
raccolto l’amore.

L’amore dei saggi
l’amore dei giusti
in brama perenne
degli uomini illustri
cui stirpe in infamia
di odio e rancore
avea della guerra
inflitto il dolore.

Dolore dei vivi
dolore dei morti
nel viso consunto
dal pianto pe' i torti
di quei che la guerra
avean scelto di fare
in onta alla pace
nel fuoco del male.

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.poesianuova.com/poesia.php?p … +la+guerra


RITRATTO

Leggero vento soffia nei capelli
sole nascosto attende nuova sera
testa abbassata, raccolta nei pensieri
tutto diventa buio: umore e cielo.

Ma qualche cosa cambia tutt' a un tratto:
la testa alza e fissa l' orizzonte
la bocca apre e muta un pò per volta
il volto con le pose del sorriso.

Sole riappare basso e poi scompare
luna dall' altra parte si dispera
e tu, che sguardo volgi verso il cielo
t' accorgi come è inutile soffrire.

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.poesianuova.com/poesia.php?p … t=Ritratto
http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … t=Ritratto
http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=2482013221046


IL PERDONO

Mi parli, mi sorridi e
all' improvviso
pe' i baci che ti do su quel bel viso
tu muti il gran fervor che hai addosso
dicendo di finirla tosto tosto.

Mi alzo, mi dispero e
muto muto
rimango a contemplar soffitto e muro
cercando di nasconder a più non posso
la rabbia che mi rode fino all' osso.

Ma dopo che è trascorso un pò di tempo
o per dimenticanza, o convenienza
tornando la baldanza e l' impazienza
di ribaciar ancor quel tuo visino
m' accorgo che mi hai già perdonato
e io ancor di più, mio cuoricino!

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … Il+perdono
http://www.paroledelcuore.com/poesia.ph … Il+perdono
http://www.poesianuova.com/poesia.php?p … Il+perdono
http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=2982013213441


AL MIO CARO PADRE

...perchè il cammino
come lui intraprese
con umiltà sia esempio di salvezza.
Laddove si fortifichi la Fede
valga il ricordo dell' eterno segno!

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone


31 DICEMBRE

No!

Non basta una notte
non basta soffrire
nel lamento dei tanti misteri
mentre resta l' invano capire.

Il pensiero trasmuta il pensiero...
I tuoi occhi si chiudono al pianto...

Hai cercato e hai trovato il sentiero
per lasciare il perdono dei Santi.

Autore: Claudio de lutio di Castelguidone

http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-111108


CASTELGUIDONE

La neve suggella i ricordi del bianco paese:
le case sospese intorno al castello
che un tempo ai miei Avi appartenne.

Gli alberi immoti, le frane dei monti,
distese di bianco mantello...

Tratteggia le imprese, oh ròcca imponente!
Or segna il buon nome per sempre!

Autore: Claudio de Lutio di Castelguidone

http://www.scrivere.info/poesia.php?poe … telguidone
http://www.poesianuova.com/poesia.php?p … telguidone
http://www.alidicarta.it/leggi.asp?testo=2092013203139
http://www.poesieracconti.it/poesie/opera-111136