Fonte: Oggimedia 12/03/2012 Usi e Costumi - www.oggimedia.it
Secondo la legge di Lavoisier per cui nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, anche il matrimonio di una coppia, che in futuro volge a termine, finisce davvero o si trasforma in qualcos'altro?
Ebbene, se propendete per la scienza, state pur tranquilli di essere dalla parte della famiglia allargata, in voga presso tanti italiani che seguono il modello degli altri Paesi un pò meno inclini alla conservazione e alla tutela di uno e un solo matrimonio, di una e una sola famiglia. Ma se pensate che non sia così, bisogna ammettere che un matrimonio non è soggetto a trasformazione alcuna e che, quando finisce, genera una soluzione di continuità irreversibile, alla quale non potrà farsi fronte neppure con la scelta di convolare a future nozze con un nuovo partner, al fine di far rientrare nella nuova famiglia quella ormai dissolta.
Ma una domanda sorge spontanea: "le coppie si separano per predisposizione, per propria indole oppure perchè è la società moderna a condizionare la fine dei matrimoni?"
A volte, sembra quasi trovarsi di fronte ad una moda da seguire, altre, invece, appare come una pratica necessaria per salvare il salvabile. In ogni caso, i dati relativi alle separazioni sono alquanto allarmanti, come ricorda il Presidente dell'Associazione Matrimonialisti Italiani, Avv. Gian Ettore Gassani, (ndr intervistato da Oggimedia il 12 marzo 2011), secondo cui, l'aumento delle separazioni si riscontra anche osservando alcuni nuovi fenomeni come il cosiddetto "turismo divorzile".
Ma, allora, separati si nasce o si diventa?
In attesa di risposte esaurienti, per ora possiamo solo affermare, senza dubbio, che i figli di coppie separate subiscono le conseguenze del fallimento matrimoniale dei propri genitori, abituandosi a vivere o in una famiglia che non è più tale, in quanto non più unita, oppure in un altro nucleo, tanto da generare il cosiddetto fenomeno della "famiglia allargata".
Fonte Foto:progettoitalianews.net
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Claudio de Lutio